Nuova Riveduta:

2Re 7:9

Ma poi dissero fra di loro: «Noi non facciamo bene; questo è giorno di buone notizie, e noi tacciamo! Se aspettiamo finché si faccia giorno, saremo considerati colpevoli. Ora venite, andiamo a informare la casa del re».

C.E.I.:

2Re 7:9

Si dissero: «Non è giusto quello che facciamo; oggi è giorno di buone notizie, mentre noi ce ne stiamo zitti. Se attendiamo fino all'alba di domani, potrebbe sopraggiungerci un castigo. Andiamo ora, entriamo in città e annunziamolo alla reggia».

Nuova Diodati:

2Re 7:9

Ma poi dissero fra di loro: «Non facciamo bene così; questo è un giorno di buone novelle, ma noi ce ne stiamo zitti. Se aspettiamo fino alla luce del mattino, ci potrebbe venire addosso un castigo. Perciò ora sbrighiamoci e andiamo ad informare la casa del re».

Riveduta 2020:

2Re 7:9

Ma poi dissero fra loro: “Noi non facciamo bene; questo è giorno di buone notizie, e noi stiamo zitti! Se aspettiamo finché si faccia giorno, saremo considerati colpevoli. Ora dunque venite, andiamo a informare la casa del re”.

La Parola è Vita:

2Re 7:9

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

2Re 7:9

Ma poi dissero fra di loro: 'Noi non facciamo bene; questo è giorno di buone novelle, e noi ci tacciamo! Se aspettiamo finché si faccia giorno, sarem tenuti per colpevoli. Or dunque venite, andiamo ad informare la casa del re'.

Ricciotti:

2Re 7:9

Ma poi si dissero a vicenda: «Noi non facciamo bene; questo è giorno di buone notizie: se noi taceremo e non le vorremo annunziare fino al mattino, saremo incolpati di delitto. Venite, andiamo ad annunziare la cosa alla casa del re».

Tintori:

2Re 7:9

Allora però si dissero l'un l'altro: «Così non facciamo bene, perchè questo è giorno di buona novella. Se noi staremo zitti e non porteremo la notizia avanti domattina, saremo accusati di delitto: orsù andiamo a portar la notizia alla corte del re».

Martini:

2Re 7:9

Ma dissero tra di loro: Noi non operiamo rettamente: perocché questo è giorno di buona novella: se noi taceremo, e non porterem la nuova sino al mattino, sarem giudicati per rei: su via andiamo, e rechiamone avviso al palazzo del re.

Diodati:

2Re 7:9

Ma poi dissero l'uno all'altro: Noi non facciamo bene; questo giorno è un giorno di buone novelle, e noi tacciamo! Se aspettiamo fino allo schiarir del dì, noi riceveremo la pena del nostro fallo; ora dunque venite, e andiamo a rapportar la cosa alla casa del re.

Commentario abbreviato:

2Re 7:9

3 Versetti 3-11

Dio può, quando vuole, far tremare il cuore più duro; e quanto a coloro che non vogliono temere Dio, può farli temere al solo scuotere di una foglia. La Provvidenza volle che i lebbrosi arrivassero non appena i Siriani furono fuggiti. La loro coscienza diceva loro che il male sarebbe stato loro inflitto, se si fossero presi cura solo di se stessi. L'umanità naturale e la paura del castigo sono un potente freno all'egoismo degli empi. Questi sentimenti tendono a preservare l'ordine e la gentilezza nel mondo; ma coloro che hanno trovato le imperscrutabili ricchezze di Cristo, non tarderanno a riferire la buona novella agli altri. Per amore verso di lui, e non per sentimenti egoistici, condivideranno volentieri i beni terreni con i loro fratelli.

Riferimenti incrociati:

2Re 7:9

2Re 7:3; Ag 1:4,5
2Re 7:6; Is 41:27; 52:7; Na 1:15; Lu 2:10; Fili 2:4
2Re 5:26,27; Nu 32:23; Prov 24:16

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